Il testamento dello zio, scritto a mano, era molto chiaro: "vi lascio un milione di euro", ma la questione si è rivelata una beffa per gli ereditari.
Il deceduto, siciliano d'origine ma trapiantato a Rimini, non aveva figli. I suoi due nipoti avevano ricevuto per posta il documento, scritto a mano in cui si affermava il lascito della vasta fortuna, ma si è rivelato un falso.
Secondo la ricostruzione il documento sarebbe stato scritto dalla vedova e non dallo zio, quindi non sarebbe valido. Inoltre il milione promesso non sarebbe nemmeno mai esistito.
Circostanze che hanno portato i nipoti a denunciare la zia, che nega di aver spedito il documento. Il Resto del Carlino riporta le sue dichiarazioni: "ho solo assecondato il volere di mio marito che voleva che scrivessi per lui un testamento, mettendo io la sua firma e la data del primo aprile".
Che si tratti di un "pesce" del deceduto o di una situazione familiare più intricata lo si stabilirà in tribunale, la prossima udienza è fissata a Rimini il 23 ottobre.
Il deceduto, siciliano d'origine ma trapiantato a Rimini, non aveva figli. I suoi due nipoti avevano ricevuto per posta il documento, scritto a mano in cui si affermava il lascito della vasta fortuna, ma si è rivelato un falso.
Secondo la ricostruzione il documento sarebbe stato scritto dalla vedova e non dallo zio, quindi non sarebbe valido. Inoltre il milione promesso non sarebbe nemmeno mai esistito.
Circostanze che hanno portato i nipoti a denunciare la zia, che nega di aver spedito il documento. Il Resto del Carlino riporta le sue dichiarazioni: "ho solo assecondato il volere di mio marito che voleva che scrivessi per lui un testamento, mettendo io la sua firma e la data del primo aprile".
Che si tratti di un "pesce" del deceduto o di una situazione familiare più intricata lo si stabilirà in tribunale, la prossima udienza è fissata a Rimini il 23 ottobre.
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