Rimini, quinto caso di tumore per uranio militare

Rimini, quinto caso di tumore per uranio militare.
Salgono a cinque i casi di militari malati di tumore dopo missioni all'estero elencati nel fascicolo d'indagine della Procura della Repubblica di Rimini relativo all'uso di proiettili all'uranio impoverito. Al sostituto procuratore Davide Ercolani, che ha avviato l'inchiesta per omicidio colposo e per l'articolo 117 del codice penale militare di pace, nel quale si ipotizza l'omessa esecuzione di un incarico, è stato presentato l'esposto sul caso di un militare riminese di 34 anni con neoplasia ad un testicolo e metastasi addominali. Il caporalmaggiore dell'esercito, in servizio alla Caserma Giulio Cesare di Rimini, ha partecipato a missioni in Kossovo nel 2002 e nel 2003, e una in Iraq nel 2006. Sottoposto ad una visita medico legale, lo specialista ha riconosciuto il nesso di causalità tra le missioni di pace all'estero, in luoghi dove erano stati usati i proiettili all'uranio impoverito, e la malattia riportata.

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