Rimini: Rockisland lascia fuori i minori

Come cambiano le notti di Rimini. La chiusura del Cocoricò ha aperto una riflessione della società civile e della politica su quali siano i connotati del divertimento e scatenato reazioni, violente. Da un parte ci sono le minacce di morte al Questore Improta che raccolgono la solidarietà delle istituzioni con il Sindaco Gnassi che definisce l'accaduto "grave e intollerabile" e sulla scorta di questo un socio del locale, Fabrizio De Meis, paventa di non riaprire più a prescindere dall'esito dei ricorsi, dall'altra la classe politica che cerca le sue soluzioni. Il senatore Carlo Giovanardi ha presentato, infatti, un disegno di legge che vieta l'ingresso nei locali, che chiudono dopo mezzanotte, ai minorenni. Il Rockisland di Rimini da 4 anni ha scelto questa linea, i minorenni rimangono fuori. "La nostra è una decisione ben precisa e di cui siamo orgogliosi, per tutelare i giovani ma anche i dipendenti del locale - racconta a San Marino Rtv Armando Bellotti, direttore di sala e responsabile della sicurezza del locale - Noi ci siamo agganciati al decreto convertito in legge del 2012, cioè quello che vieta la somministrazione alcolica ai minori di anni 18 e l'obbligo di informarsi sulla maggiore età del cliente. Per un barista sarebbe molto complicato controllare tutti i documenti ogni volta che prepara una bevanda alcolica" ha concluso. Rimane comunque una verifica non facile perchè bisogna fare i conti anche con raggiri e carte di identità falsificate.
Valentina Antonioli

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