Rimini: sequestrano, picchiano e minacciano. E' il racket delle elemosine
Le immagini sono state riprese da una telecamera nascosta, praticamente in tempo reale: una rumena di etnia Rom si getta dal primo piano dello stabile, spezzandosi le gambe. Non un tentato suicidio. Secondo la ricostruzione della Polizia era stata sequestrata da 5 suoi connazionali che la accusavano di non aver versato loro 10.000 euro raccolti chiedendo l'elemosina. La vicenda è ancora piuttosto oscura; quel che è certo è che, al momento, sono 3 gli zingari arrestati – due donne ed un uomo -, ed altri sono ricercati. Le accuse sono pesantissime, non solo sequestro di persona. La banda avrebbe anche picchiato la donna e minacciato pesantemente il figlio di 20 anni: bloccato in strada insieme ad un amico e portato davanti alla madre sconvolta dalla paura. A questo punto gli aguzzini gli avrebbero detto di trovare immediatamente i 10.000 euro altrimenti lo avrebbero stuprato e inoltre non avrebbe mai più rivisto la madre viva. Una volta all'esterno dell'abitazione, trasformata in cella, il ragazzo – insieme ad altri parenti – ha fermato una pattuglia della Polizia, pregando gli agenti di intervenire al più presto. Nel frattempo la madre – approfittando di un attimo di distrazione dei suoi sequestratori – si gettava dal balcone del palazzo. “Tutto falso – hanno detto gli arrestati – è caduta perchè era troppo ubriaca”. Una versione dei fatti che assolutamente non ha convinto gli inquirenti.
Gianmarco Morosini
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