Rimini, Vitali sulle droghe: "strategie alternative a mera repressione"
La cultura della droga è tornata ammaliante ed il contrasto alla diffusione del fenomeno deve godere della necessaria attenzione e prevenzione riservata ad altre emergenze, a partire dall'abusivismo. E' la riflessione del presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali dopo il nuovo dramma causato dall'abuso di stupefacenti: quello che ha visto una vita spezzarsi a 17 anni. Le indagini della mobile proseguono: sono al vaglio i tabulati telefonici di Matteo Severi, il ragazzino morto all'ospedale Infermi di Rimini dove era stato ricoverato all'alba per un mix di stupefacenti e alcol che lo aveva fatto finire in coma. Gli amici, interrogati, hanno ammesso di essersi portati dietro diversi superalcolici e di avere bevuto parecchio all'inizio della serata, ma poi hanno detto di avere perso a un certo punto le tracce dell'amico durante la serata, proseguita in un locale sul lungomare. Il Presidente invita le categorie economiche, così solerti nel denunciare fenomeni di irregolarità commerciale, a sostenere con la stessa convinzione la lotta al consumo e alla cultura dell'eccesso di droga e di alcol. Anche perché– sottolinea nella nota- ci suono luoghi e situazioni più deputate allo spaccio di altre. La dinamica di drammi recenti è abbastanza ripetitiva. Serve un sistema di controlli più rigido e congiunto, senza timore di reprimere quelle situazioni che più di altre possono prestare il fianco a questo rischio.
Sara Bucci
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy