Riprende il processo per corruzione nei cantieri: sarà sfilata di testi

Erano stati ipotizzati almeno una cinquantina di testimoni da parte dell'agguerrita difesa rappresentata dall'avvocato Alessandro Petrillo, che difende i due funzionari pubblici accusati di corruzione, Paolo Berardi e Davide Mularoni, e da Simone Sabattini, penalista di Bologna, nome assai noto per essere stato avvocato di parte civile nel processo contro le forze dell’ordine imputate per l’irruzione alla scuola Diaz e quello per le torture nella caserma di Bolzaneto, durante il G8 di Genova nel 2001, che in questa sede difende l'avvocato Livio Bacciocchi. Non tutti i testimoni richiesti sono stati accolti dal commissario Buriani, che anzi ne ha ammessi meno della metà, giudicando gli altri irrilevanti: tra questi, figuravano nomi importanti come segretari di Stato ed ex membri della vecchia commissione Antimafia, dalla cui relazione conclusiva è scaturito questo processo. Tra i testimoni ammessi invece, un nome noto alle cronache, Roberto Zavoli, che secondo le varie inchieste italiane sarebbe stato il punto di contatto tra l'avvocato Bacciocchi e Francesco Vallefuoco, ritenuto uno dei terminali dei Casalesi in zona. Un'udienza che si preannuncia lunga e difficile: già in quelle precedenti non erano mancati i colpi di scena, come la testimonianza dell'imputata imprenditrice Laura Zanetti, che ha totalmente cambiato versione rispetto all'istruttoria: prima accusò Bacciocchi di corruzione poi ha ritrattato dicendo di aver parlato solo per rabbia nei suoi confronti. Versione smentita da una ex impiegata in una società della cosiddetta “galassia Bacciocchi”, che ha testimoniato invece di aver consegnato somme proprio ai due funzionari imputati.

Francesca Biliotti

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