San Marino: anche sul Titano si apre il processo per il 'riciclatore' del denaro di Cosa Nostra

Fissata per il 19 dicembre davanti al giudice Roberto Battaglino la prima udienza a carico di Giovanni Costa, 63 enne originario della provincia di Palermo ma residente a Bologna, dove arrivò negli anni 90 con l'obbligo di soggiorno. Sul Titano, Costa deve rispondere di riciclaggio continuato ed in concorso, insieme ad Angelino Coiro, anch'esso 63 anni e anch'esso residente a Bologna. Entrambi avrebbero occultato nella compagine di Costa Costruzioni il riciclaggio, opportunamente schermato da mandati fiduciari con tanto di apparente regolarizzazione, con l'adesione al cosiddetto ' scudo fiscale ter'.
Il rinvio a giudizio firmato dai commissari della legge Alberto Buriani e Simon Luca Morsiani quantifica in 200 mila euro le movimentazioni, riferite al 2010 ed effettuate attraverso mandati ed intestazioni fiduciarie. Poca cosa in confronto ai 900 miliardi di vecchie lire di provenienza mafiosa calcolati dalla magistratura italiana, che Costa avrebbe ripulito con società immobiliari, assicurative e di costruzioni; una cifra che rimanda allo spessore criminale dell'imputato, che per fuggire alla giustizia italiana nel 2001 scappò a Santo Domingo, da dove venne estradato 12 anni dopo e poi condannato. Ora si trova in carcere. Una curiosità? Abitava in via Falcone e Borsellino. Ma alla fine, lo schiaffo karmiko è arrivato anche per il 'riciclatore' di Cosa Nostra.

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