Il riminese Antonino Matteo Saccà, 33 anni, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, gestiva un traffico di sostanze stupefacenti variegato nel genere e nel quantitativo: grazie all'inserimento nella filiera distribuiva le droghe senza difficoltà apparente. E' una delle particolarità dell'operazione iniziata nel 2008 che ha portato al sequestro importante quantitativo di droga e ha dimostrato come lo spaccio non conosca crisi nel riminese. Fondamentale, anche in quest'ultima fase, la testimonianze dei numerosissimi fruitori, tutti italiani, che hanno confermato l'acquisto di cocaina dai loro pusher.
Saccà era passato in cura ai servizi sociali ma per lui e il complice marocchino, Eddine Badr Begdouri le porte del carcere si sono nuovamente aperte nel corso del blitz di stamattina, che ha concluso l'ultima fase dell'operazione 'Ceres'. Diversa la posizione di Martin Malpassi, che nel luglio dello scorso si era rivelato l'altra figura chiave della vicenda insieme ai complici marocchini specializzati nello spaccio di hashisch A dimostrazione di come talvolta il percorso di recupero possa portare risultati positivi, se l'è cavata con l'obbligo di dimora.
L'incontro con la stampa è stato anche l'occasione per spiegare il retroscena riminese che ha portato all'arresto del disturbatore tv Gabriele Paolini, attualmente al Regina Coeli per induzione alla prostituzione minorile e pornografia, E' stato un laboratorio fotografico di Riccione, cui i punto vendita di fiducia di Paolini aveva spedito per via telematica da Romo le foto, a richiedere l'intervento dei militari, tanto era evidente la giovane età dei ragazzini con cui Paolini era ritratto in pose osè. Una volta che la minore età dei giovani è stata accertata la strada delle legga ha seguito il suo corso. E quella della notorietà il suo: se il viso di Paolini non avesse incuriosito il dipendente del laboratorio romagnolo il rullo industriale avrebbe stampato, secondo l' iter ormai collaudato, nemmeno questa volta nessuno si sarebbe accorto di niente. Nel video l'intervista al Ten, Col. Giacomo Campus
Sara Bucci
Saccà era passato in cura ai servizi sociali ma per lui e il complice marocchino, Eddine Badr Begdouri le porte del carcere si sono nuovamente aperte nel corso del blitz di stamattina, che ha concluso l'ultima fase dell'operazione 'Ceres'. Diversa la posizione di Martin Malpassi, che nel luglio dello scorso si era rivelato l'altra figura chiave della vicenda insieme ai complici marocchini specializzati nello spaccio di hashisch A dimostrazione di come talvolta il percorso di recupero possa portare risultati positivi, se l'è cavata con l'obbligo di dimora.
L'incontro con la stampa è stato anche l'occasione per spiegare il retroscena riminese che ha portato all'arresto del disturbatore tv Gabriele Paolini, attualmente al Regina Coeli per induzione alla prostituzione minorile e pornografia, E' stato un laboratorio fotografico di Riccione, cui i punto vendita di fiducia di Paolini aveva spedito per via telematica da Romo le foto, a richiedere l'intervento dei militari, tanto era evidente la giovane età dei ragazzini con cui Paolini era ritratto in pose osè. Una volta che la minore età dei giovani è stata accertata la strada delle legga ha seguito il suo corso. E quella della notorietà il suo: se il viso di Paolini non avesse incuriosito il dipendente del laboratorio romagnolo il rullo industriale avrebbe stampato, secondo l' iter ormai collaudato, nemmeno questa volta nessuno si sarebbe accorto di niente. Nel video l'intervista al Ten, Col. Giacomo Campus
Sara Bucci
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