Scafisti di terra: sette arresti. L'albergatore riminese aveva ruolo chiave

C'erano almeno una cinquantina di bambini, alcuni dei quali molto piccoli, tra i 250 siriani in viaggio verso la Danimarca e la Svezia. Un percorso che costava loro 1200 euro a testa più le spese-opportunamente gonfiate- per l'alloggio durante il “transfert”. Chi non aveva soldi ha pagato con anelli e collane. I dettagli dell'operazione della Polizia di Frontiera di Rimini ha permesso di chiarire il ruolo di Mohammed Khalem Chiekh Khaled, il riminese di origini siriane di 52 anni che gestiva da un anno una pensione e una pizzeria a Rimini, che in passato ha lavorato a roma all'ambasciata e che avrebbe, all'interno dell'organizzazione criminale, un ruolo chiave. E' stato arrestato mentre sorvegliava i connazionali, affinché non uscissero dalle pensioncine dove erano stati alloggiati. La Polaria ha ricostruito le rotte dalla tratta. Per la Procura, da tempo sulle tracce di quella che sembra un'organizzazione operante in più zone d'Italia, sono almeno 4 gli episodi accertati in cui sono stati fatti passare in territorio italiano extracomunitari senza documenti. L'ultimo, a fine agosto: in quel caso tre autisti di pullman riminesi, vennero rilasciati ma il loro fermo convinse il gruppo a trasferirsi a Chianciano, vista anche la disponibilità di alloggi in bassa stagione. Da lì il viaggio è ripartito sui pullman: uno è stato fermato a Ivrea, l'altro a Siena. Le indagini sono ancora in corso. Per il momento sono stati sequestrati 17 mila euro e più di 31 mila dollari. Solo una parte, si ritiene, del dovuto agli 'scafisti di terra'. Nel video l'intervista ad Amilcare Genovese, dirigente Polaria

Sara Bucci

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