Precipitato l'aereo EgyptAir in volo da Parigi a Il Cairo: giallo sull'individuazione del relitto

Era notte quando l'Airbus 320 della Egyptair - in volo da Parigi al Cairo – stava sorvolando il Mediterraneo. Le condizioni meteo erano ottime. A bordo i 10 membri dell'equipaggio e 56 passeggeri di varie nazionalità; la maggior parte egiziani e francesi. Sull'aereo anche un bimbo e 2 neonati. Poco dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano l'Airbus è scomparso dai radar; inevitabile, a quel punto, pensare al peggio. La notizia, di una probabile tragedia, è stata battuta poco dopo dalle principali agenzie di stampa internazionali. A dare la conferma dell'inabissamento il Presidente francese Hollande, mentre già da ore si parlava di un probabile attentato. Eloquenti, a questo proposito, le parole del ministro egiziano dell'aviazione civile: “la possibilità che si sia trattato di un atto terroristico – ha ammesso - è più forte di quella del guasto tecnico”. Secondo gli esperti, del resto, in quella fase di volo, è praticamente impossibile che un errore dei piloti possa risultare fatale. Quanto all'ipotesi di un cedimento strutturale è stato fatto notare che l'Airbus era di costruzione recente, e in buono stato. Resta il giallo sull'eventuale invio di un messaggio di Sos; da chiarire anche la dinamica della scomparsa dai radar, prima della quale l'aereo – secondo il ministro alla difesa di Atene - avrebbe compiuto alcune “brusche virate”. Resti del relitto del velivolo sarebbero stati localizzati al largo dell'isola greca di Karpathos, ma il Cairo ha smentito. Il ministro degli esteri Gentiloni – dal canto suo – ha confermato che a bordo non c'erano italiani

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