Grande eco sul Titano e nel circondario ha avuto la notizia del maxi-sequestro di merce avariata alla San Marino Carni di Dogana. E non poteva essere altrimenti, dal momento che quei prodotti – sebbene per la maggior parte non poi così nocivi - sarebbero forse finiti sulle nostre tavole o nelle cucine di qualche ristorante della zona. L'ispezione nell'ingrosso – spiega il responsabile del servizio - era già in programma ma è stata anticipata per l'insorgere di sospetti legati a più fattori anomali, tra cui la minore quantità mensile di carni ordinata. Una volta in magazzino, comunque, la scoperta di queste circa due tonnellate di merce scaduta o irregolare ha sorpreso tutti. Una parte di prodotti, distinta da apposito cartello, si configurava tra l'altro come merce da rendere al fornitore, peccato che lo fosse da diverso tempo. L'operazione è l'ultimo tassello di una serie di controlli incrociati sul territorio. Nel 2012 e nel 2013, una dozzina i sequestri di merce effettuati, tutti di modesta quantità, ancor più se rapportati a quello di ieri, il maggior quantitativo da diversi anni a questa parte. 227 le infrazioni elevate nel 2012 contro le 314 dello scorso anno ma va detto che 1/3 sono relative ad un unico soggetto. Anche nel 2014 si viaggia sull'ordine delle 200 violazioni. La macchina dei controlli appare ben oliata, funzionale ed efficiente, ma si guarda con interesse anche al progetto di una sorta di NAS sammarinese.
Silvia Pelliccioni
Nel video l'intervista ad Antonio Putti, Responsabile UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare.
Silvia Pelliccioni
Nel video l'intervista ad Antonio Putti, Responsabile UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare.
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