“Ti ammazziamo”, gli hanno detto. Poi le botte. E per tre volte lo hanno costretto a subìre una sorta di roulette russa. Una brutta esperienza per il senatore e giornalista Sergio Zavoli, 89 anni, presidente della commissione di vigilanza della Rai. In quattro, armati di pistola e a volto coperto, sono entrati nella sua villa di Monte Porzio Catone, alle porte di Roma. Hanno atteso il ritorno dei domestici, che hanno poi minacciato per entrare con loro da una porta secondaria. E sono iniziate ore da incubo per Zavoli, colpito al volto probabilmente col calcio della pistola: il senatore ha riferito che gli aggressori avevano un accento dell'est e che poi li hanno rinchiusi tutti in una stanza. Ma ci sarebbero anche italiani tra i 4. I ladri hanno smurato la cassaforte per portarla via, oltre a razziare orologi e oggetti di valore per un bottino di circa 20mila euro, prima di fuggire. Il particolare della roulette russa è stato anticipato da Veltroni, alla Camera dei Deputati, e confermato dallo stesso Zavoli, “Erano convinti che al terzo clic sarei svenuto”, ha rivelato, senza fornire ulteriori dettagli per paura di rappresaglie. Per Zavoli una notte in ospedale, con contusioni anche se non gravi, poi il ritorno a casa. “Sono scioccato, ho avuto molta paura”, ha detto al sindaco di Monte Porzio Catone che lo ha chiamato. Unanime la condanna del mondo politico e civile, solidarietà da Camera e Senato.
Francesca Biliotti
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