Setta "macrobiotica" smantellata fra Marche e Emilia Romagna
A capo della setta c'era il noto imprenditore Marco Pianesi, considerato un'autorità del settore macrobiotico in Italia. Il leader aveva di fatto organizzato un circuito di ristorazione a costo zero sfruttando il lavoro degli adepti impiegati nei numerosi Centri riferibili all'associazione "Un Punto Macrobiotico (Upm)" in tutta Italia.
Pianesi era riuscito a convincere le vittime che la sua dieta avrebbe potuto guarire malattie incurabili e che "I farmaci non curano, tolgono semplicemente i sintomi, la medicina uccide, i medici sono degli assassini". Instaurando queste convinzioni riusciva a manovrare un gran numero di persone, avvalendosi di "capizona" e "capicentri", dislocati in varie parti d'Italia. Una delle vittime sarebbe arrivata a pesare 35 kg.
Cinque le persone indagate dalle squadre mobili di Ancona e Forlì, supportate dal Servizio centrale operativo. Le accuse vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, ai maltrattamenti, dalle lesioni aggravate all'evasione fiscale. Agli indagati viene infatti anche contestato di aver evaso il pagamento delle tasse per centinaia di migliaia di euro.