Seven Eleven: la difesa Manuzzi si dichiara ottimista
Secondo l'accusa le società “Seven Eleven” e “Moving” - riconducibili a Manuzzi – sarebbero state utilizzate per occultare somme sottratte al fisco, attraverso pubblicità in eventi sportivi. Nell'udienza odierna sono stati ascoltati alcuni testimoni indotti dalla difesa e collegati alle società che si servivano di “Seven Eleven” e “Moving”. Hanno sostanzialmente confermato l'esistenza dei contratti pubblicitari ed anche che le promozioni sono effettivamente avvenute: in un caso, nel settore della motonautica, all'estero; in un altro caso nell'ambito di partite di calcio di Serie A. Sentita inoltre la segretaria del commercialista Marco Gatti, la quale ha confermato che lo studio teneva la contabilità della Seven Eleven, fino a quando – nel 2012 – tutte le carte vennero sequestrate dall'autorità giudiziaria sammarinese. Manuzzi è difeso dagli avvocati Alberto Francini e Tullio Matarese e quest'ultimo si dichiara ottimista, sia per le deposizioni che per l'esistenza di almeno tre sentenze italiane di non luogo a procedere, nei confronti di clienti delle società di Manuzzi. L'avvocato Matarese dichiara fiducia anche per l'andamento del processo parallelo in cui Manuzzi è imputato al tribunale di Forlì. Prossima udienza a San Marino già fissata per il 16 giugno.