Il Presidente del Consiglio Gentiloni è stato costantemente informato questa notte degli sviluppi degli attacchi militari in Siria, mantenendosi in contatto con i ministri Esteri e Difesa e con i vertici militari. Nelle prossime ore è prevista una sua dichiarazione presso la Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi. Il segretario generale della Nato Stoltenberg fa sapere che l'Alleanza sostiene l'attacco, mentre il segretario generale dell'Onu Guterres lancia un appello 'alla moderazione e alla responsabilità'. Appoggio all'azione militare arriva anche da Israele, Canada e Giappone.
A Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni ha dichiarato che l'azione di questa notte è stata una risposta "motivata all'uso di armi chimiche". Il presidente del Consiglio ha chiarito che "dall'Italia non sono partite azioni belliche" e avvertendo che l'intervento, "circoscritto e mirato a colpire le armi chimiche", "non può e non deve essere l'inizio di un'escalation".
A Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni ha dichiarato che l'azione di questa notte è stata una risposta "motivata all'uso di armi chimiche". Il presidente del Consiglio ha chiarito che "dall'Italia non sono partite azioni belliche" e avvertendo che l'intervento, "circoscritto e mirato a colpire le armi chimiche", "non può e non deve essere l'inizio di un'escalation".
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