“Stiamo seguendo la situazione attentamente e con apprensione, con l’auspicio che ogni decisione sia assunta all’interno degli organismi multilaterali, miglior garanzia per una soluzione efficace e pacifica. Ci auguriamo che non si arrivi ad una escalation e che tutto possa essere ricondotto ai tavoli negoziali ed alle vie diplomatiche” Le parole del Segretario agli Esteri Nicola Renzi sullo sfondo di equilibri internazionali in bilico, con tanto di scontro all’Onu tra Mosca e Washington, dopo il lancio di missili di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia in Siria. Alla soddisfazione del fronte occidentale anti Assad, soddisfatto della precisione dei bombardamenti, necessari secondo i tre leader per indebolire il programma di armi chimiche di Damasco, si contrappone l’ira di Putin, che dopo avere incassato la bocciatura dell’Onu ha minacciato il caos nelle relazioni internazionali in caso di altri interventi militari, e la reazione di Assad, convinto che i missili avranno come unica conseguenza quella di rafforzare la sua leadership e di unire il paese “ Nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale, - ha detto il Papa, invocando la pace dopo la preghiera dell’Angelus - si fatica a concordare un’azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo".
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