Sommergibile argentino: persa ormai ogni speranza per l'ARA San Juan
Avevano ridato speranza, ieri, le dichiarazioni rese dal portavoce della Marina Argentina; che aveva parlato del rilevamento di “un nuovo indizio” - una anomalia idro-acustica - che poteva provenire dall'Ara San Juan. Oggi il brusco ritorno alla realtà; perché quel rumore - rilevato circa 30 miglia a nord, dal punto dal quale il sommergibile si era messo in contatto per ultima volta, con il comando della Marina – era in realtà il boato di un'esplosione. I risultati delle analisi – resi noti oggi dallo stesso portavoce della Marina – hanno stabilito infatti che si è trattato di “un evento anomalo, singolare, breve, violento e non nucleare”: una deflagrazione, insomma. Prima della conferenza stampa l'informazione è stata data ai famigliari dei 44 membri dell'equipaggio, che si erano riuniti nella base navale di Mar del Plata. Per loro è la fine di ogni speranza. Così come sembra inutile – a questo punto – la gigantesca operazione di salvataggio, in corso da giorni nelle gelide acque dell'Atlantico Meridionale. Anche la Russia – nelle ultime ore – aveva offerto il suo aiuto. Il ministro della Difesa, Shoigu, aveva inviato specialisti della 328esima unità di ricerca e salvataggio della Marina, per partecipare alle ricerche.
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