Spari tribunale Milano: Bruti, tre morti e due feriti
Sono tre le vittime della sparatoria di Milano: lo ha detto il procuratore Edmondo Bruti Liberati in una conferenza stampa. Una quarta persona è ricoverata in condizioni serie a Niguarda e una quinta, un avvocato, è stato colpito da colpi di arma da fuoco ad una gamba e non è grave. Bruti Liberati ha espresso, in apertura di conferenza stampa, "cordoglio per le vittime: il giudice Ferdinando Ciampi, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani e il signor Giorgio Erba. Appiani - ha spiegato il procuratore - era presente in qualità di testimone in aula, il signor Erba era coimputato con Giardiello, l'uomo che ha esploso i colpi, e il dottor Ciampi era nel suo ufficio al secondo piano, dove è stato raggiunto dopo la sparatoria che era avvenuta nell'aula della seconda sezione penale". "Una quarta persona, un coimputato, è ricoverata in condizioni abbastanza serie all'ospedale di Niguarda - ha proseguito Bruti Liberati - mentre un altro avvocato è stato colpito da un colpo di arma da fuoco ad una gamba e non versa in pericolo di vita". L'uomo che ha sparato al tribunale di Milano "sarebbe uscito dallo stesso ingresso di via Manara da cui è entrato, che non prevede il metal detector ma solo controllo dei documenti e da cui possono entrare avvocati, magistrati e personale amministrativo. Questa è al momento solo un'ipotesi investigativa", ha proseguito il procuratore Bruti Liberati. Il killer di Milano "era pronto ad uccidere altre persone a Vimercate". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Il sistema ha visto compiersi un insieme di errori gravi" che "le indagini dovranno chiarire". Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando
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