Un anno di stalking. E' finito agli arresti domiciliari, un riminese di 24 anni, che per 12 mesi ha perseguitato una vecchia amica di cui si era, ha detto, perdutamente innamorato. I due si conoscevano da tempo. Il ragazzo, appena lasciato dalla sua fidanzata dopo 3 anni di relazione, era stato invitato a trascorrere una serata in compagnia dalla sua vecchia amica e dal suo compagno. Improvvisamente dichiara di essere sempre stato pazzo di lei e anche che tra loro c'erano stati rapporti intimi. La serata sconvolge la coppia. Il riminese, dopo una notte di sonno chiede scusa ma i rapporti precipitano. Comincia a tempestare l'amica con sms, si presenta sotto casa, scavalca cancelli e finestre, danneggia portoni. Viene bloccato dai carabinieri e ricoverato in ospedale. Ma appena dimesso ricomincia esattamente da dove aveva lasciato. Negli ultimi 4 mesi i casi di molestie e atti persecutori registrati a Rimini sono addirittura 10. La Provincia conferma le tendenze nazionali. I persecutori sono quasi sempre uomini, che in genere molestano ex partner. Nella maggior parte dei casi le vittime lamentano minacce verbali, oltre a continue telefonate, appostamenti, maltrattamenti, ingiurie, atti intimidatori. La maggior parte delle donne non riesce a denunciare il reato in tempi brevi, spesso per paura di ritorsioni. E questo fa si che le persecuzioni diventano incubi capaci di durare anni. Nel video l'intervista a Vincenzo Gigli-capitano carabinieri Rimini.
Sonia Tura
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