Tenta aborto al sesto mese, indagata romena a Bologna
Una prostituta romena di 20 anni è indagata dalla Procura di Bologna per tentato procurato aborto. La giovane, dopo aver assunto dei farmaci alla ventiseiesima settimana di gravidanza, si è presentata al pronto soccorso ginecologico con forti dolori addominali. I medici sono intervenuti d'urgenza e hanno indotto il parto. La bimba è nata con gravissime malformazioni ed è in incubatrice, in Rianimazione, ed è fortemente a rischio. La madre non l'ha riconosciuta. La vicenda, che risale a tre settimane fa, è raccontata dal Corriere di Bologna e trova conferme in ambiente investigativo. Su delega del pm Marco Forte, ha avviato indagini la squadra mobile della polizia: si cerca di risalire alle persone che hanno procurato il farmaco, che non sarebbe un abortivo, ma un medicinale per altre patologie che la ragazza comunque ha assunto con l'intenzione di interrompere la gravidanza. Non è detto, comunque, che una volta individuati i 'fornitori' questi debbano rispondere di reati. La giovane madre ha dato diverse versioni: ha spiegato di aver rimediato le pillole in rete, attraverso un'amica conosciuta su un social network; successivamente ha chiamato in causa un amico farmacista. Gli inquirenti però non le credono e pensano che abbia trovato il farmaco nel giro della prostituzione. Ora la bambina è affidata ai servizi sociali è il caso è sul tavolo anche del Tribunale per i Minorenni.
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