Thailandia, corsa contro il tempo: salvi altri quattro "cinghialotti", fuori dalla grotta 8 ragazzi
Stanno relativamente bene considerando l'odissea vissuta da oltre due settimane. Ad attenderli un esercito formato da sub, forze dell'ordine, medici e psicologi. Il pericolo maggiore sono le infezioni, tanto che i piccoli non hanno potuto riabbracciare i loro genitori. Si trovano infatti ancora in isolamento nell'ospedale di Chiang Rai. Ora il cuore è a 400 metri di profondità, con gli altri “cinghialotti” - il nome della loro squadra di calcio - in attesa che vengano riportati in superficie, e quindi alla vita. Il loro recupero slitta a domani. L'ultimo ad uscire sarà il loro allenatore, figura tragica, più debole degli altri per aver rinunciato alla sua porzione di cibo, divorato dai sensi di colpa per averli trascinati in quell'orrore. In una lettera ha chiesto scusa, i genitori lo hanno perdonato. Il cielo per ora è clemente, dato che la pioggia rappresenta la minaccia numero uno per le operazioni di recupero. Poi ci sono gli eroi, i sub che stanno compiendo il miracolo e che sono tornati oggi nel ventre di fango. Hanno deciso di non essere sostituiti per non disperdere la conoscenza dettagliata del percorso accumulata ieri.
MF