Tlc e partnership con ZTE: indagato Gerardo Giovagnoli (ex Cda AASS), "nulla da nascondere"
Indagini su fatti risalenti al 2018/2019 quando era Consigliere di Amministrazione dell'Azienda. “Credo che il mio operato sia stato di estrema correttezza”, dice, "affronto questa fase con tranquillità”. Indagini partite da un esposto di Ciavatta
Sviluppi nelle indagini sulla gestione del progetto Tlc a San Marino e la partnership con ZTE Italia. Indagato Gerardo Giovagnoli per fatti risalenti al 2018/2019, periodo in cui era membro del Cda di AASS.
Acque agitate in politica a ridosso del Ferragosto. Il segretario del Psd e consigliere di Noi per la Repubblica Gerardo Giovagnoli è stato raggiunto oggi da una comunicazione giudiziaria per amministrazione infedele continuata in merito a vicende risalenti al 2018/2019 quando era membro del Consiglio di amministrazione dell'Azienda Autonoma di Stato per i Servizi.
Indagati anche gli altri ex membri dello stesso Cda e l'allora Presidente dell'Azienda, Federico Crescentini. A diffondere parzialmente la notizia in giornata, ma senza fare nomi, un comunicato stampa di Libera che riferisce di un esposto presentato in Tribunale dal Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta. Al centro, il progetto delle telecomunicazioni a San Marino: nello specifico la partnership con Zte Italia e forniture per svariati milioni di euro. Di qui l'apertura di un fascicolo in Tribunale. Così come era già accaduto nei confronti degli ex vertici ed ex membri del Cda di Public Netco, società attualmente in liquidazione volontaria e di cui AASS era socio unico, indagati a vario titolo per lo stesso reato.
Pomeriggio di riunioni serrate in casa NpR. Giovagnoli spiega così ai microfoni di Rtv la sua posizione: "Nulla da nascondere - dice - credo che il mio operato sia stato di estrema correttezza. Affronto questa fase con tranquillità”.
Guarda l'intervista a Gerardo Giovagnoli, Consigliere NpR.
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