Traffico anabolizzanti, trovato laboratorio clandestino
Il blitz nell'ambito dell'operazione nel corso della quale, a novembre, venne arrestato un sammarinese
Nell'ambito dell'operazione che portò i Nas a San Marino, scoperto un laboratorio clandestino a Salerno.
Se il deposito era a San Marino, il laboratorio clandestino vero e proprio è stato trovato in una zona rurale nella provincia di Salerno. Lì sono stati sequestrati, tra le altre cose, quattrocento chili di principi attivi di sostanze anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti, 20 kg di efedrina, quattro kg sibutramina, sostanza dopante bandita dal commercio europeo dal 2010 per l’elevato grado di tossicità e che aveva causato diffuse reazioni avverse nei consumatori, 61 confezioni di nandrolone, sostanza anabolizzante e stupefacente vietata, 26 flaconi di Ghb, la cosiddetta “droga dello stupro”.
Il blitz dei Nas nell'ambito di un'indagine coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rimini Davide Ercolani, nell'ambito un sodalizio dedito al traffico internazionale di sostanze ad azione dopante e stupefacente. In manette una coppia residente nella provincia di Salerno, che all'interno del fabbricato si era organizzata un po' con tutto: presse, macchine incapsulatrici e conta-compresse, miscelatori e strumentazione per l'etichettatura. Un laboratorio clandestino vero e proprio insomma, mentre nel novembre scorso - nell'ambito dell'indagine che portò all'arresto di un 36enne sammarinese - il reparto operativo del Nas e la Gendarmeria individuarono il magazzino per lo stoccaggio e la successiva vendita. Un'operazione particolarmente delicata, dal momento che riguarda la salute. Le indagini proseguono anche sul Titano e non si escludono ulteriori sviluppi.
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