Tragedia di Galazzano: rinviato a giudizio Allievo Guardia di Rocca che si fece sfilare arma
“Colposa omissione di cautela nella custodia di armi”. Di questo dovrà rispondere il giovane Allievo Guardia di Rocca che, il 26 maggio dello scorso anno, fu protagonista suo malgrado di una tragica vicenda a Galazzano. Una 46enne commerciante a San Marino, sotto choc dopo aver visto il compagno – suicida – all'interno di una azienda, si impossessò dell'arma del militare, recatosi sul posto, e con la stessa si uccise. La pistola, si legge nel decreto di citazione, era “carica con colpo in canna”; e l'Allievo Guardia di Rocca omise “di eseguire il blocco della stessa nella fondina, non avendo inserito la leva di sicura manuale”. Rinviato a giudizio – ma per omicidio colposo - anche il 44enne, residente a Pennabilli, che nel luglio 2017 – mentre era alla guida di un maxiscooter – investì, in fase di sorpasso, una anziana che stava attraversando sulle strisce pedonali nei pressi del confine di Dogana. La donna spirò 2 giorni dopo. Finirà alla sbarra anche il 55enne ternano Alberto Del Frate; che secondo il Giudice Inquirente, tra le altre cose, emise fatture false, a fronte di operazioni inesistenti, per un importo complessivo di quasi 3 milioni e mezzo di euro. Ma oggi è stata anche giornata di udienze, in Tribunale. Davanti al Giudice Battaglino il caso di un 23enne sammarinese, il cui nome era comparso anche nella vicenda “Calcioscommesse”. Lo scorso anno era stato arrestato dopo essere stato trovato in possesso di 150 grammi di marijuana; qualche mese dopo – inoltre - risultò positivo ai cannabinoidi, durante un controllo stradale a Fiorentino. La Difesa del ragazzo – attualmente in un luogo di cura, per un percorso terapeutico - ha chiesto un rinvio della trattazione per permettere all'imputato di partecipare al processo; ma anche per consentire l'eventuale riunione di un ulteriore procedimento, per il quale si attenderebbe il rinvio a giudizio, e relativo a quanto pare ad un arresto, a settembre, per il possesso di una piccola quantità di cocaina. Nell'occasione – peraltro - il giovane, che era alla guida di un'auto, non si sarebbe bloccato all'alt degli agenti, per poi scontrarsi con un'altra vettura della Polizia Civile. Il PF non si è opposto alla riunione dei fascicoli. Processo aggiornato al 6 giugno. Condannato a 500 euro di multa – per guida in stato di alterazione alcolica -, un riminese; finito nei guai anche in precedenza per lo stesso motivo. E non sono mancate 2 assoluzioni “perché non consta del reato in genere”; si trattava di persone sorprese all'esterno della propria abitazione con dei coltellini.
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