Sono entrati in azione gli sciacalli dopo la tragedia dello yacht che si è schiantato ieri mattina contro i frangiflutti del molo di Punta Riso, a Brindisi, provocando la morte del comandante. E' stato rubato e poi recuperato stamani dagli agenti della sezione Volanti della questura il motore dell'acquascooter in dotazione all'imbarcazione affondata. L'apparato è stato trovato in un campetto nel rione Paradiso di Brindisi. Indagini sono in corso sui responsabili del furto, mentre attività di pattugliamento della costa è stata disposta per via della segnalazione di altri saccheggi del materiale che si trovava a bordo e che è finito in acqua. Si tratta in alcuni casi di strumentazione di valore. Le indagini sull'incidente, intanto, proseguono coordinate dal pm della procura di Brindisi Antonio Costantini. A breve dovrebbe essere disposta l'autopsia sul corpo della vittima, Alessandro Colangeli, di 59 anni, di Rieti. Sono invece salvi gli altri due compagni di viaggio, un rumeno e un moldavo, che non hanno riportato ferite gravi. La Procura procede per naufragio colposo.
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