Era praticamente piena in ogni ordine di posto l'aula del Tribunale: per un procedimento che vede imputate ben 18 persone, per truffa ai danni di assicurazioni. Personaggi centrali di questa vicenda sono Leo Guidi - 49 anni di Serravalle –, e il 43enne riminese Alessandro Righetti, che sarebbe l'effettivo dominus della “LGR Infortunistica” e del “Poliambulatorio Nettuno”. Secondo gli inquirenti quest'ultimo forniva, per così dire, il “know how” delle strutture che controllava, mentre il sammarinese avrebbe “reclutato” familiari e conoscenti, per simulare sinistri stradali e chiedere risarcimenti per asseriti danni biologici e materiali. Uno schema, a quanto pare, ben rodato. Segnalati dal Magistrato Inquirente 13 tamponamenti – in un arco temporale che va dal 7 luglio 2007, al 14 agosto 2013 –, che avrebbero portato ad un esborso complessivo – da parte di varie compagnie assicurative – di oltre 210.000 euro. Di volta in volta una parte del compenso sarebbe andata a Righetti, agli autori delle consulenze sanitarie e medico legali – delle quali quest'ultimo si avvaleva -, e a coloro che avevano concorso a simulare gli incidenti. Leo Guidi, in particolare, avrebbe partecipato direttamente a 7 di questi episodi: sempre come conducente dell'auto tamponata. Unica parte civile costituitasi in giudizio, questa mattina, la Generali Italia spa. Ma le assicurazioni truffate sarebbero molte di più. Il Procuratore del Fisco ha chiesto dunque si provveda alle relative notifiche. La prossima udienza – per le questioni preliminari - è stata fissata per il 23 febbraio 2018.
Riproduzione riservata ©