GIUDIZIARIA

Tribunale: riprende dopo una lunga pausa il “Podeschi bis”. Paventato il rischio prescrizione

In mattinata tappa tecnica del maxi-processo su “caso titoli” e Asset Banca

Una storia infinita, si potrebbe dire. Dopo un lungo stand-by – e la riassegnazione al Giudice Morsiani - è ripreso il cosiddetto “Podeschi bis”. La prima udienza nel lontano 2018; de facto si era sempre rimasti al palo, per i rinvii legati alle condizioni di salute di Biljana Baruca. Proprio dalla posizione della compagna dell'ex Segretario di Stato, si è partiti oggi. 3 anni fa lo stralcio; a quanto pare mancava però il conseguente adempimento amministrativo. Piccolo giallo subito risolto; ma spia di una serie di problemi stratificatisi nel tempo, come osservato dalla Procura del Fisco. Corruzione, emissione di fatture false, riciclaggio: sono le accuse cui devono rispondere, a vario titolo, Paul Phua, la società RP e Claudio Podeschi. Riguardo al presunto autoriciclaggio di quest'ultimo, l'Avvocatura dello Stato – che ha fatto richiesta di costituzione di parte civile – ha sottolineato come l'ultima condotta risalga al maggio 2014; e ciò ricordando l'intervento del Collegio Garante. Incombe, insomma, il rischio prescrizione. Difesa Podeschi convinta vi siano piuttosto le condizioni per un proscioglimento nel merito; chiesta inoltre la nullità del decreto di citazione, lamentando un difetto di imparzialità di uno degli allora Giudici Inquirenti, Alberto Buriani. Eccezione infondata, ad avviso della PF. Rimarcate più volte, comunque, le connessioni con la saga giudiziaria “Mazzini”. I legali di Phua hanno fra le altre cose richiesto l'accesso al fascicolo. Il Commissario della Legge si è riservato di provvedere su tutte le questioni in sospeso.

In precedenza passaggio prettamente tecnico, del maxi-processo che dovrà far luce su alcune tra le più controverse vicende che scossero il sistema bancario sammarinese: dal “caso titoli” alla liquidazione di Asset, e il suo forzato assorbimento in Carisp; fino al mancato rimborso del prestito Leighton”. Contumaci – come noto - vari imputati; fra i quali Confuorti, Savorelli, Guidi. Oggi le controrepliche delle Difese, in merito alle richieste di costituzione di parte civile. Eccepite spesso la presentazione tardiva, il difetto di legittimazione, la sovrapposizione di pretese risarcitorie. Interlocuzione anche su un punto potenzialmente dirimente: l'ipotetica riqualificazione di uno dei reati contestati – l'amministrazione infedele – in malversazione del pubblico ufficiale. Alcuni legali hanno parlato di indeterminatezza della ricostruzione accusatoria. Atteso ora il vaglio del Giudice Valentini. Prossima tappa il 7 giugno, per esaurire la fase delle questioni preliminari.

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