Tribunale: si apre processo per un infortunio sul lavoro di due anni fa. Già risarcita la parte lesa
Davanti al Giudice Antonella Volpinari, questa mattina, anche la prima udienza di un procedimento che vede alla sbarra un gendarme attualmente sospeso. Contestate omissioni di rapporto e di atti d'ufficio
Era il giugno 2022. Una squadra di operai era impegnata presso una ditta di Faetano nel montaggio di una pesante porta tagliafuoco, quando alcuni elementi di questa rovinarono addosso ad un lavoratore d'origine ucraina. Venne ricoverato in prognosi riservata; fra le lesioni un trauma cranico e la frattura delle scapole. Brutto infortunio sul lavoro, insomma; con inevitabile coda giudiziaria. Accusati di lesioni colpose, e di una serie di contravvenzioni, l'Amministratore de L'Antincendio Sammarinese – cui era stata commissionata l'opera -, e un dipendente della società: caposquadra, nell'occasione. Durante il montaggio, secondo gli inquirenti, si sarebbe allontanato per caricare un altro pannello.
Oggi la prima udienza, con la presa d'atto dell'avvenuto risarcimento al lavoratore infortunato; elemento non secondario. Respinta inoltre un'eccezione delle Difese, che avevano chiesto la remissione degli atti in istruttoria per un deposito ritenuto intempestivo della perizia d'ufficio. Processo che entrerà nel vivo il 21 marzo. S
empre davanti al Commissario della Legge Volpinari un altro procedimento. Alla sbarra – per presunta omissione di rapporto e di atti d'ufficio – un gendarme, all'epoca Comandante di Brigata ad Acquaviva e attualmente sospeso. Contestati alcune decine di episodi fra il 2018 ed il 2021. In gran parte dei casi si sarebbe trattato di denunce contro ignoti non immediatamente trasmesse all'autorità giudiziaria. Giacenze che sarebbero state scoperte in occasione di un'indagine a suo carico per altre contestazioni.
Ammessa la costituzione parte civile dell'Eccellentissima Camera; e ciò nonostante l'opposizione della Difesa, che – visto l'oggetto del contendere - aveva eccepito la mancanza di una delibera autorizzativa del Congresso. L'Avvocatura dello Stato ha prodotto dal canto suo una nota del Segretario agli Esteri; non prima di aver paventato l'eventuale danno all'onore e al prestigio dello Stato, per questa vicenda. Anche in questo processo, poi, i legali dell'imputato hanno chiesto un regresso in istruttoria lamentando violazioni dei diritti di Difesa. Il Giudice si è riservato, fissando al 6 dicembre la prossima udienza.
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