Truffa su sostegni Covid, Gdf recupera 97% della maxi frode

Dei 440 milioni della maxifrode su bonus e ristori Covid intascati da imprenditori e professionisti, la Guardia di Finanza di Rimini ha recuperato e sequestrato ben il 97%. Si tratta di immobili, società, veicoli, disponibilità finanziarie e crediti per circa 305 milioni, bloccati dalle fiamme gialle prima che venissero ceduti. Di questi, oltre 80 milioni erano già stati immessi nel sistema di vendita e sarebbe bastato un click per farli sparire. L'indagine 'Free Credit' coordinata dal sostituto procuratore di Rimini Paolo Gengarelli, la prima in Italia nel suo genere, lo scorso gennaio aveva portato alla scoperta di una maxitruffa sui soldi stanziati dallo Stato per aiutare le imprese in difficoltà a causa della pandemia.

Una frode ai danni delle casse dello stato di quasi 500 milioni. 35, a gennaio, le misure cautelari, con oltre 80 perquisizioni in Emilia-Romagna e in contemporanea in altre 11 regioni. Nell’aggressione dei patrimoni illeciti all’estero, fondamentale la cooperazione internazionale: grazie infatti alla collaborazione della Guardia di Finanza con l'Ufficio italiano presso l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale, sono state eseguite richieste di accertamenti bancari e l'esecuzione in Austria di un sequestro di beni per 10 milioni. E altre due persone sono finite nel registro degli indagati.

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