Vicenda CIS: seconda udienza del processo agli ex organi sociali. Schermaglie in punto di diritto
Contestati a vario titolo amministrazione infedele, false comunicazioni sociali e ostacolo alla vigilanza. Ancora tanti nodi da sciogliere, in questa fase preliminare
La prima udienza oltre un anno fa; cartina tornasole – una simile dilatazione delle tempistiche – dell'estrema complessità di questo processo: l'ennesimo legato alla mesta parabola del Credito Industriale Sammarinese. Virtualmente alla sbarra, in questo caso, ben 10 persone: l'ex CdA, membri del collegio sindacale dell'istituto di credito; oltre alla legale rappresentante di una società di revisione dei conti. A vario titolo devono rispondere di amministrazione infedele, false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza. Alla base – stando agli inquirenti – la concessione di crediti privi di adeguate garanzie, ed una rappresentazione ritenuta distorta della situazione patrimoniale della banca. A determinare il lungo stand-by, che seguì il pronti via, una richiesta di ricusazione - conclusasi poi con un nulla di fatto – nei confronti del Giudice Saldarelli. Questa mattina ha esordito dando lettura dell'ordinanza nella quale viene dichiarata l'ammissibilità della costituzione parte civile di Eccellentissima Camera, Banca Centrale ed SGA. Sul punto in precedenza non pochi contrasti; ma non è stato che l'antipasto dell'odierna sequela di schermaglie in punto di diritto. Agguerrite le Difese, che hanno insistito in particolare su 3 punti, con lo scopo di travolgere le fondamenta del procedimento.
Che si basa, è stato osservato, su relazioni affidate a BCSM – dopo la perizia d'ufficio -, in assenza di garanzie per le parti. Ad avviso dei legali, inoltre, gli stessi fatti sarebbero stati addebitati sia a titolo di reato che di circostanza aggravante, con l'obiettivo di allungare i termini di prescrizione. Eccepito anche il mancato rispetto del “ne bis in idem”, avendo alcuni imputati già “oblato” sanzioni amministrative irrogate da Banca Centrale. Parti Civili e PF hanno ribattuto punto su punto; ricordando peraltro come alcuni aspetti controversi possano essere adeguatamente valutati nel corso del dibattimento. Ad accompagnare il botta e risposta il continuo richiamo di precedenti giurisprudenziali. “Duello” appassionante, per gli addetti ai lavori. Sulle eccezioni di nullità, e le richieste di remissione di atti in istruttoria, il Commissario della Legge si è riservato di decidere, rinviando al 14 marzo. Non scontata una prosecuzione.
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