Al traffico di droga, che si conferma uno dei settori in cui le organizzazioni criminali investono di più, si affianca quello più nuovo delle scommesse via web. Il report semestrale presentato dalla Direzione Investigativa Antimafia in Parlamento fotografa organizzazioni mafiose sempre più esperte di informatica e pronte a cogliere le opportunità del sistema globalizzato, arrivando a collaborare quando l'attività in corso supera l'area di influenza del clan. Una ‘strategia d’impresa’ tutta nuova, una ‘società' in cui l’affidabilità arriva da quel ‘capitale mafioso interamente versato’ che rappresenta, anche all’estero,- si legge nel documento. garanzia di consistenti profitti”. Per la prima volta un paragrafo è dedicato a San Marino : si limita in realtà alla mappatura dell'operatività dei gruppi criminali, citando il report istituzionale dalla Fondazione Caponnetto, che monitora il Titano dal 2007. Dai gruppi siciliani dei clan Fidanzati, Stiddari ai campani Stolder, Schiavone Vallefuoco già emersi nel 2012 con l'operazione Vulcano e II, i Casalesi “Attivi nel reinvestire – scrive la DIA i capitali illeciti; fino alla più recente 'Aemilia', che ha evidenziato come l' 'ndragheta fosse operativa anche sul Titano: sfociata in un maxi processo l'operazione si è rilevata importante anche per i nomi dei coinvolti, di spessore criminale a partire da quello del clan al centro dell’inchiesta, il Grande Aracri di Cutro, attiva in Repubblica insieme ad altri gruppi calabresi. Ma nuovi settori come le scommesse via web possono tradursi in ulteriori rischi per San Marino? La DIA sembra rispondere all'interrogativo quando, nell'approfondire Mafia Capitale, insiste sulle sinergie tra criminalità e istituzioni. E' la corruzione l'humus ideale per permeare la mafia, a Roma come a San Marino
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