Un evento del tutto eccezionale nel panorama internazionale dell’epoca e che attirò sul paese l’attenzione favorevole degli ambienti politici e culturali più avanzati in Europa. La pena capitale per decapitazione era prevista negli statuti del 300, ma la sua ultima applicazione risale al 1677, per l’accusa di omicidio. Stando al altre fonti l’ultima esecuzione risale addirittura al 1468. Per Amnesty International, dunque, San Marino è il primo paese europeo, (nel 1863 il Venezuela abolisce la triste pratica), ma c’è chi fa precedere la riforma criminale del Granducato di Toscana che nel 1786 vieta la sentenza capitale. Un primato nel tempo e una voce che non cessa di farsi sentire anche in ambito internazionale: San Marino continua a dire no alla pena di morte. il 25 aprile 2003 ratifica il protocollo alla convenzione europea sui diritti dell’uomo che vieta la condanna in tutte le circostanze. 17 agosto 2004: San Marino ratifica il secondo protocollo opzionale al patto internazionale sui diritti civili e politici e nel dicembre 2008 co-sponsorizza e vota a favore della risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale dell’ONU.
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