20 marzo 2013: prima giornata mondiale della felicità
L’Assemblea Generale dell’ONU in accordo con i suoi 193 paesi membri ha proclamato il 20 marzo giornata mondiale della felicità. Una decisione coraggiosa, conseguenza di una presa di coscienza ben precisa: un paese con un alto numero di persone felici è un paese felice e di conseguenza è un paese più produttivo. Lo spiega nel World Happiness Report, il primo rapporto globale sulla felicità, il professor John Helliwell insieme a gli studiosi Richard Layard e Jeffrey Sachs che, intervistando un vasto campione di abitanti, in circa 150 paesi diversi, hanno raccolto dati e trattato la felicità non più come qualcosa di astratto, ma come un’entità quantificabile. A tutti è stata fatta la stessa domanda: «Considerando i vari aspetti della tua vita in questo periodo, qual è il tuo globale livello di soddisfazione?" Quanto diresti di essere felice da 0 a 10?». In generale, si è notato che con la crescita del benessere e della qualità di vita è cresciuta anche la felicità globale: negli ultimi trent'anni il mondo è diventato 0,14 volte più felice (anche se non in tutti i paesi si è registrato un miglioramento). Tra gli elementi valutati la libertà politica, le forti reti sociali e l'assenza di corruzione. Questo per quanto riguarda il livello sociale della soddisfazione umana, mentre sul piano individuale per essere felici è importante godere di buona salute fisica e mentale, avere una famiglia stabile e un matrimonio che duri. Sul lavoro è molto più importante che sia stabile e che i rapporti con i colleghi siano buoni rispetto a quanto si guadagna e alle ore di lavoro. Ma anche comportarsi in modo giusto alza i valori di felicità. I paesi più felici del mondo, secondo il World Happiness Report, sono i paesi scandinavi, la Danimarca al primo posto, seguita subito da Finlandia, Norvegia e poi dai Pesi Bassi, con un valore di 7.6 in una scala da 0 a 10. In buone posizioni anche il Canada, la Svizzera, la Nuova Zelanda, la Svezia e l'Australia. Solo al ventottesimo posto si trova l’Italia - due gradini sopra la Germania. In fondo alla classifica diversi paesi dell'Africa Subsahariana.
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