26 giugno 1944: teorie a confronto sull'ingiustificato bombardamento degli alleati che causò 63 vittime
Sotto le bombe degli alleati 63 morti, di cui almeno 37 sammarinesi, mentre i restanti erano tutti italiani che si erano rifugiati a San Marino contando sulla neutralità. Almeno la metà delle vittime erano donne in fila per la razione di pane quotidiano al Silo Molino Forno di San Marino Città, una decina i bambini. A Borgo, zona Calintufo, le bombe fecero strage nella famiglia Carattoni, con nove morti. Ci furono anche 48 feriti e ingenti danni agli edifici. Perchè il comando britannico diede l'ordine di bombardare nonostante la neutralità di San Marino? Da informazioni dell'Intelligence Service al Comando Supremo Inglese si dava per certo che il territorio sammarinese aveva una occupazione/utilizzazione da parte tedesca ed anche una base di rifornimento. E' la versione riportata, nella eccezionalmente documentata pubblicazione, sul bombardamento del 1944, curata da Maria Lea Pedini. Secondo la “vox populi” la spia che diede quelle indicazioni era una maestra elementare di Rimini, ma la ricostruzione fu considerata non attendibile dal professor Amedeo Montemaggi, massimo esperto sulla linea Gotica. Il compianto Generale Giorgio Zani ipotizzò invece che gli alleati potrebbero aver preso di mira il Titano il 26 giugno 1944 perchè il giorno precedente – il 25 giugno 1944 – l'appena costituita milizia confinaria sfilò in centro storico e i ricognitori alleati dall'alto potrebbero aver scambiato i militi con soldati tedeschi. C'è anche la teoria del professore in pensione Augusto Stacchini secondo il quale gli alleati bombardarono perchè pensavano fosse in visita a San Marino il feldmaresciallo Kesserling. Agli storici il non facile compito di scoprire o accreditare la versione piu' autentica. In ogni caso, il Regno Unito non riconobbe mai l'errore di aver bombardato – in tre ondate, tra le 11:03 e le 12:38 del 26 giugno 1944 - un paese neutrale ma il Governo di Sua Maestà, incalzato dalle autorità sammarinesi, versò, 17 anni piu' tardi, alla Repubblica di San Marino, 80mila sterline, quale gesto di “simpatia” per le sofferenze subite dalla popolazione a causa del bombardamento.
luca salvatori
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