Dopo una malattia di due settimane con febbre continua e acuta, muore a Roma Raffaello Sanzio nel giorno del suo 37esimo compleanno. Era 6 aprile del 1483 nella città di Urbino.
Il padre Giovanni Santi, anch' egli pittore, lo incoraggiò a studiare le opere di Piero della Francesca che aveva realizzato ad Urbino alcune tra le sue opere più belle.
Raffaello cominciò così a studiare il disegno e la prospettiva, il padre accortosi della sua bravura, gli cercò un maestro migliore: il Perugino. Nelle bottega del maestro assimila la grazia tipica delle sue opere e insieme il gusto decorativo del Pinturicchio.
A diciassette anni, Raffaello lascia la bottega del Perugino con il titolo di magister che gli diede il permesso di esercitare l'attività di pittore.
Il padre Giovanni Santi, anch' egli pittore, lo incoraggiò a studiare le opere di Piero della Francesca che aveva realizzato ad Urbino alcune tra le sue opere più belle.
Raffaello cominciò così a studiare il disegno e la prospettiva, il padre accortosi della sua bravura, gli cercò un maestro migliore: il Perugino. Nelle bottega del maestro assimila la grazia tipica delle sue opere e insieme il gusto decorativo del Pinturicchio.
A diciassette anni, Raffaello lascia la bottega del Perugino con il titolo di magister che gli diede il permesso di esercitare l'attività di pittore.
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