6 dicembre 1768: viene pubblicata la prima edizione dell'Encyclopædia Britannica
A partire dal tardo Settecento fino ai primi del Novecento le voci della Britannica furono spesso citate da molti come la principale autorità su un dato argomento, e talvolta comprendevano nuove teorie o ricerche rivolte a un pubblico di studiosi. Durante quest'epoca la Britannica si guadagnò un'alta reputazione ed ebbe una posizione unica nella cultura di lingua inglese. Il ruolo dell'enciclopedia cambiò comunque in modo sostanziale agli inizi del XX secolo, e ciò si riflette nelle edizioni della Britannica a partire dall'undicesima. Le enciclopedie sono diventate opere più generaliste e rivolte a un pubblico più ampio, con voci più brevi e facilmente leggibili. Non servono più come riferimento autorevole su un argomento: nell'era moderna, un'ampia gamma di riviste accademiche, libri di testo, pubblicazioni specializzate e fonti digitali hanno preso il posto dell'enciclopedia.
Oggi la Britannica si è evoluta anche nelle versioni digitali disponibili su CD-ROM, DVD-ROM e attraverso il World Wide Web. È sopravvissuta a una feroce competizione da parte di un sempre crescente numero di fonti informative. Nel 2012 Jorge Cauz, presidente di Encyclopaedia Britannica Inc., ha annunciato che l'edizione del 2010 sarà l'ultima ad essere pubblicata in forma cartacea e che dalla stampa derivavano solo l'1% delle vendite della compagnia.
Le voci della Britannica sono comunemente considerate accurate, affidabili e ben scritte, e l'enciclopedia continua a essere consultata come opera di riferimento generale.