7 maggio 1682: Luigi XIV insedia la corte nella reggia di Versailles
Per merito della genialità degli artisti che lo realizzarono e alla grandezza e personalità del suo committente, re Luigi XIV, la Reggia di Versailles è tra i più sontousi e celebri castelli al mondo.
Il castello esisteva già dai tempi di Re Luigi XIII, ma fu il figlio, suo successore che ne decise l'ampliamento nel 1661, con un duplice obiettivo. Da una parte voleva dar vita a un monumento simbolo del proprio potere che non avesse confronti con altre residenze reali, dall'altro voleva una residenza lontana dai veleni e tumulti della capitale parigina.
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I lavori inizialmente prevedevano un restauro del vecchio castello, ma quando il Luigi XIV si rese conto della sua insufficienza a ospitare tutti gli ospiti della corte ne ordino l'ampliamento, con l'aggiunta di due ali. L'architetto Louis Le Vau si occupò di realizzare il secondo edificio, l'Enveloppe che andava a completare il castello originale.
Del giardino di 800 ettari se ne occupò l'architetto André Le Notre, in un progetto che necessità di 30 anni per essere portato a termine.
Quando il complesso fu portato a termine, il 7 maggio 1682, era pronto ad ospitare 10mila persone. Da quel momento Versailles divenne il centro politico del regno più potente d'Europa e il suo sovrano venerato come un Dio, divenne noto come il Re Sole.
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La reggia arrivò però al suo aspetto definitivo solo con il successore, Re Luigi XV, arrivando a contare 700 stanze, 2.513 finestre, 67 scale e 483 specchi. Un risultato raggiunto nell'arco di un secolo con 36.000 operai.