9 gennaio 1448: a Milano la prima lotteria d'Italia
Era stata ideata col fine di aiutare le esangui casse della Aurea Repubblica Ambrosiana, allora in guerra contro Venezia. L'inventore del gioco fu Cristoforo Taverna, un banchiere milanese. Tuttavia la prima con vendita di biglietti e premi in denaro si tenne a Bruges il 24 febbraio 1466 e fu organizzata dalla vedova del pittore fiammingo Jan van Eyck, a favore dei poveri.
Verso il 1520 il re di Francia, Francesco I, legalizzò ufficialmente con un editto le lotterie, autorizzando la loro organizzazione in cinque "ruote" (nome con il quale venivano denominate le urne contenenti i biglietti da estrarre) nelle città di Parigi, Lione, Strasburgo, Bordeaux e Lilla.
Nel 1566 le lotterie "sbarcarono" in Inghilterra e nel 1567 e vennero autorizzate dalla regina Elisabetta I, che nel 1567 diede il via ad una lotteria allo scopo di raccogliere fondi per la riparazione di cinque porti inglesi.[3] Organizzate inizialmente a scopi benefici o di pubblica utilità, divennero presto fonte di lucro e iniziarono i sospetti che si trattasse di operazioni truffaldine. Dalle lotterie nacque quello che poi prese il nome di gioco del Lotto.