Gli abiti cinematografici da sogno in esposizione a Palazzo Braschi di Roma
E' la grande bellezza dello schermo, coi meravigliosi costumi di scena che lasciano senza fiato, spesso premiati con l'Oscar. E dunque non si poteva non partire proprio da “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, e dalla giacchetta colorata ideata da Daniela Ciancio per Jep Gambardella, o dal manto da strega di Ramona. Si sogna, nella mostra di Palazzo Braschi, insieme al vestito bianco virginale di Audrey Hepburn nel ballo di “Guerra e Pace”, o con quello che ha più girato il mondo, di Angelica-Claudia Cardinale nel gran ballo de “Il Gattopardo”, che viene proiettato quasi a rendere viva la sontuosa crinolina bianco latte con soli 53 centimetri di vita. E ancora l'Anna Karenina di Sophie Marceu, l'austero nero di Romy Schneider nei panni di Elisabetta d'Austria, l'ultimo Elio Germano ne “Il giovane favoloso” o i costumi cardinalizi di “Habemus Papam” di Nanni Moretti, fino ai pluripremiati abiti di Milena Canonero, la costumista degli Oscar, candidata anche quest'anno, usati in “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, e che ha usato accessori di prim'ordine, a partire dalle scarpe firmate Manolo Blahnik. Presenti anche i musei comunali di Rimini che hanno donato i costumi ecclesiastici usati in “Roma” di Federico Fellini. Grande l'omaggio al regista, dalla Gradisca di Amarcord, alla Sandra Milo di “Giulietta degli Spiriti” che sorride dalla locandina e diventa viva nelle sale della mostra. 103 abiti che raccontano più di un secolo di storia, e di scuola italiana, considerata tra le migliori al mondo.
Francesca Biliotti