L'addio a Ettore Scola: folla di vip alla camera ardente di Villa Borghese
Nel cuore di villa Borghese, a due passi da Via Veneto, nel piazzale che porta il nome di uno dei suoi attori simbolo, l'ultimo saluto a Ettore Scola, indiscusso maestro del cinema italiano. Attori, registi, politici, vip, arrivano ed entrano velocemente, davvero pochi hanno voglia di parlare: dribblano la selva di telecamere e fotografi. Vogliono salutare uno dei registi più amati, autore di tanti capolavori, come “Una giornata particolare”, “C'eravamo tanto amati”, “La Famiglia” o una delle sue ultime opere, il commovente omaggio all'amico Fellini, “Che strano chiamarsi Federico”.
A fare da anfitrione Walter Veltroni, che accoglie tutti con un abbraccio, anche la Presidente della Camera Laura Boldrini, arrivata in tarda mattinata. Prima di lei, Giorgio Napolitano, Eugenio Scalfari, Gianni Letta, Ricky Tognazzi, Paolo Taviani, e Sofia Loren. Tra il pubblico, solo e in silenzio, Paolo Sorrentino. In sala svettano anche due corazzieri, inviati dal Presidente della Repubblica insieme alla maestosa corona. Dietro il feretro scorrono le immagini dei film che restano il vanto di un'Italia che ha perso una delle sue voci storiche, e indimenticabili.
Francesca Biliotti