ALBERTAZZI torna in (R)TV memorando ADRIANO (e) el DANTE
RONDONI e il Direttore Generale Carlo Romeo fanno lo stesso con lo sceneggiato sulla VITA DI DANTE introducendone vicende e vicinanze... del poeta della Commedia e dell'attore drammatico.
Ci guadagna il teatro “che non muore mai” -diceva l'artista toscano. Ci guadagna “La memoria del bello” a cui tanto teneva l'intellettuale profondo umanista, che “voleva morire in scena” coi sui quasi 93 anni ancora sul proscenio fino alla fine, ci è riuscito. Il vecchio imperatore (il personaggio) somiglia davvero tanto all'anziano interprete con la stanchezza che è stata, in età avanzata, “la forza della sua debolezza” del vivere per recitare. Il poeta fiorentino vigoroso e forte nella “VITA” proposta da RTV rispecchiava invece l'ALBERTAZZI del cinema e della maturità. Entrambi recitavano: “CERCHIAMO D'ENTRARE NELLA MORTE A OCCHI APERTI”.
fz