Nuptialia: secondo la tradizione arcadica di origine tardo romana era la letteratura 'leggera' nuziale per sposalizi e anniversari di matrimonio o fidanzamento: aulici e ridondanti scritti in bella grafia con quell'eleganza barocca e un tantino rococò che ancora oggi contraddistingue la festa consumistica degli innamorati.
Esposti nei locali della Biblioteca facilmente leggibili, i fioretti di passione e gli 'apostrofi rosa', dei nostri avi: trisnonni e bisnonne. Fino ai primi del Novecento, scrivere la propria passione era d'obbligo almeno per chi sapeva leggere, scrivere e far di conto. Per tutti glia altri figli del contando la "dedizion d'amor" era nei figli nati, chiamati: Primo, Secondo, Terzo e via dicendo fino a Ultimo, nomi campagnoli molto diffusi in Pianura Padana e sugli Appennini; modi sbrigativi per contare gli anni dell'amore... Nel video l’intervista a Laura Rossi (Direttore Biblioteca di Stato)
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Esposti nei locali della Biblioteca facilmente leggibili, i fioretti di passione e gli 'apostrofi rosa', dei nostri avi: trisnonni e bisnonne. Fino ai primi del Novecento, scrivere la propria passione era d'obbligo almeno per chi sapeva leggere, scrivere e far di conto. Per tutti glia altri figli del contando la "dedizion d'amor" era nei figli nati, chiamati: Primo, Secondo, Terzo e via dicendo fino a Ultimo, nomi campagnoli molto diffusi in Pianura Padana e sugli Appennini; modi sbrigativi per contare gli anni dell'amore... Nel video l’intervista a Laura Rossi (Direttore Biblioteca di Stato)
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