Alla biblioteca di stato presentato “Fiori di lino”
Quando ancora c'era il piombo, il suo odore, quando stampare era una attività puramente artigianale. Stampa a caldo, fino agli Settanta quando l'offset mandò in pensione la Linotype e i linotipisti. "Fiori di lino" è un omaggio al vecchio mestiere ed è un piccolo gioiello: stampato al torchio da Umberto Giovannini, stampatore che è anche artista, rilegato a mano da Luigi Castiglioni, riminese, legatore di fama internazionale e naturalmente, i testi, realizzati rigorosamente con linotype. Il Segretario alla Cultura, Giuseppe Morganti insieme al direttore della Biblioteca, Laura Rossi presentano la plaquette, voluta e curata da Gabriele Geminiani: è un ricordo forse nostalgico, sicuramente poetico per tener viva la memoria di questa forma di tipografia che rivoluzionò l'editoria nel secolo scorso e che resta nella storia come uno dei maggiori prodigi della meccanica. Proiettato anche il video “Il cassetto del tipografo”, di Luca Olivieri, la stampa da Gutember a oggi passando ovviamente da lei: la linotype.
Annamaria Sirotti
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