All'Ara Pacis di Roma una mostra sul maestro del realismo giapponese, Domon Ken
Un'evoluzione umana, ancor prima che artistica e professionale, per Domon Ken, considerato maestro assoluto della fotografia giapponese, iniziatore della corrente realista.
Era solito dire che “la dote fondamentale di un'opera di qualità sta nella connessione diretta tra la macchina fotografica e il soggetto”. E i suoi primi soggetti furono i soldati, ai fini della propaganda anteguerra, poi le persone immerse in una realtà, anche crudele, anche terribile. Ecco dunque “Hiroshima”, considerata dal premio Nobel Oe Kenzaburo la prima grande opera moderna del Giappone, e “I bambini di Chikuho”, sulla miseria nei villaggi di minatori del sud. Tra i ritratti di personaggi famosi, anche il suo. La mostra si inserisce in un vasto programma di eventi per celebrare i 150 anni dal primo trattato di amicizia e commercio firmato da Italia e Giappone.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Rossella Menegazzo, curatrice della mostra