Un paradiso, l'isola di Arbe. Un luogo caro ai sammarinesi. Ma questo gioiello del Quarnaro, divenuto negli anni una meta turistica di una certa importanza, nasconde una storia di morte e sofferenze indicibili. Fuori dai Balcani questi fatti sono poco noti, ma durante gli anni della seconda guerra mondiale, le forze di occupazione italiane – trovandosi di fronte ad una resistenza forte e strutturata - organizzarono nei territori della ex-Jugoslavia un capillare sistema repressivo, che prevedeva anche l'allestimento di numerosi campi di concentramento; tra i più duri quello di Arbe. Da qui l'iniziativa di Eric Gobetti, studioso di storia della Jugoslavia, che ha inviato una lettera aperta al Comune di Torino, chiedendo di cambiare l'intitolazione di una via, e dedicarla alle vittime del campo di concentramento, e non alla località di Arbe
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