Arnaldo Martelli presenta in anteprima la settima fatica dialettale della compagnia: “a rube’ poch us va in galera”

Arnaldo Martelli presenta in anteprima la settima fatica dialettale della compagnia: “a rube’ poch us va in galera”.
Settimo non rubare! Dispone il Decalogo. Settimo rubo un po’ meno… ironizzava il maestro Fo, giullare - contestatario del teatro politico anni settanta. Settima commedia, invece, sul settimo comandamento nostrano RUBE’ POCH… e storica messinscena vernacolare sammarinese di vicinanza romagnola per l’introduzione di 2 nuovi personaggi: i frontalieri ladri per necessità… i malintenzionati irrompono nel testo e nelle prime scene a casa di padron Marino (nella vita ministro ovvero segretario alla Giustizia della Serenissima Repubblica) tentao di rubare il maltolto: cercheranno di portar via ciò che spetta loro dopo avere perso tutto: faccia e lavoro. Spettacolo già rappresentato in prova generale a Longiano durante la rassegna dialettale locale non senza consensi specifici approda davanti al pubblico di casa per la serata teatrale di Sant'Agata presente Reggenza e cittadini. L’argomento presta il fianco alle ‘critiche’ ironicomiche: cronaca e attualità faranno il resto con questo testo che sa di sberleffo facendo di ciance e polemiche solo battute: “ una risata vi seppellirà ”: provate a immaginare di chi è la sentenza, neanche tanto ardua, arrivata ai confini (della Polis) di Città…?!
Nel video l’intervista a Stefano Palucci, autore dialettale.

fz

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