L’Azienda di Stato Filatelica e Numismatica presenta le emissioni filateliche e numismatiche 2012
Borgo Maggiore. E’ il secondo Castello per numero di abitanti della Repubblica di San Marino. Sorto nel XII secolo, il borgo si chiamava in origine Mercatale. Lì, si svolgevano, infatti, mercati e fiere. Ancor oggi è un importante centro commerciale ed ogni giovedì vi si svolge un mercato molto frequentato dalla popolazione. Il toponimo “Borgo Maggiore” trae spunto dal fatto che un tempo, all’interno dell'antica Gualdaria che comprendeva la Capitale, era l’agglomerato più vasto e più popolato. Tra i luoghi di interesse più importanti si possono annoverare la Piazza Grande, la torre dell’orologio e la chiesa del Suffragio. Un tempo, oltre al centro storico, simbolo del Borgo era il Fontanone. Proprio all’antica fontana che si trova ai piedi della piazza è stata dedicata la moneta da 20 euro in oro, facente parte nel dittico firmato da Uliana Pernazza. Un’opera nell’opera si potrebbe invece definire la moneta da 50 euro coniata per l’occasione. In primo piano, infatti, campeggia la riproduzione della scultura dell’artista sammarinese Leonardo Blanco, collocata proprio nella rotatoria di Borgo Maggiore. “Diversi/Uguali”, il titolo del tema, ben rappresentato dall’incontro fra i due grandi semicerchi d’acciaio che compongono la scultura stessa: l’uno si rispecchia nell’altro, diverso e si realizza con l’altro. Dialogo fra culture e popoli che nella moneta si completa con la "Piazza Grande" (già Piazza Ignazio Belzoppi, 1762-1828. Letterato e poeta), dove si affacciano i piccoli negozi, e la “Torre Civica o Torre dell’Orologio” costruita nel 1896 dall'Architetto Azzurri di Roma. Borgo Maggiore, un castello che vale Oro.
2 scudi oro “100° Anniversario del nuovo campanile della Basilica di San Marco”
“Il campanile”. Nella lettura architettonica, così dovrebbe esser descritto. In realtà stiamo parlando di un simbolo, di un elemento che costituisce il segno distintivo di una delle città di più belle del mondo: Venezia. I residenti lo chiamano affettuosamente El parón de caxa (Il padrone di casa). Alto 98,6 metri, si erge, isolato, in un angolo di piazza San Marco di fronte alla basilica. Venne costruito per la prima volta nel XII secolo sul posto di una probabile torre di avvistamento e riedificato nella forma attuale ai primi del ‘500 con l’aggiunta di una cella campanaria con la cuspide rivestita in rame e sormontata da una specie di piattaforma girevole su cui venne posta la statua dell’Arcangelo Gabriele. A suo tempo la medesima veniva utilizzata per indicare la direzione dei venti. Oggi, delle cinque campane originali, rimane solo la più grande. Le altre furono distrutte nel crollo del 1902. Il nuovo campanile venne inaugurato il 25 aprile 1912, in occasione della festa di San Marco. L’inaugurazione del medesimo fu celebrata anche con un’emissione filatelica composta da due valori (5 e 15 centesimi di Lira). Oggi, a distanza di cento anni, l’Azienda Filatelica e Numismatica di San Marino vuole rendere onore al simbolo veneziano con un una moneta d’oro da 2 scudi. Autore dell’incisione Maria Angela Cassol. Un secolo di “nuova vita” che ha lasciato intatta la capacità di sorprendere, stupire, entusiasmare.