“A song of revolutions” entrata in serie televisive, jingle pubblicitari, hit e social internazionali come tiktok: da Occidente a Oriente, “O BELLACIAO-BELLA CIAO, CIAO, CIAO”, cantata in giapponese dai teenager o in curdo dalle guerrigliere al fronte. Si diffonde tradotta in tutte le nuove resistenze postmoderne e globali pure pandemiche perché la libertà è di chi se ne serve e ne ha... (o la vuole). Giulia Giapponesi produttrice, editor e regista, ha pensato a una coproduzione internazionale rivolta ai musicisti che da sempre la suonano in più versioni accattivanti e a quelli che la cantarono (in Emilia Romagna) e la canteranno (in tutto il mondo).
fz
Intervista con GIULIA GIAPPONESI autrice e produttrice film