Dopo “Ultimo Tango a Parigi” Bertolucci torna in Francia per girare il suo '68 d'amori e ricordi perduti in una 'recherche' del suo tempo perduto (politico e umano) raccontanti ai giovani. Tratto dalla sceneggiatura dello scrittore scozzese Gilbert Adair è una dichiarazione d'amore verso la Nouvelle Vague e il cinema d'Oltralpe. Una carrellata cinefila di indovinelli piena di rimandi al cinema d'autore amato dal regista di Parma. I tre giovani protagonisti, sorella e fratello gemelli francesi e un giovane americano venuto a studiare la lingua e cinematografia, si amano morbosamente in casa dei genitori: la rivoluzione politico sessuale di celluloide. Il vero DREAMER della pellicola è Bertolucci stesso che affronta la rivolta studentesca e il Vietnam in modo romanzato e malinconico. Sognano tutti con Godard, Bresson e Buster Keaton, al centro la donna (afrodite, musa, e fautrice di tutti i cambiamenti politici).