Non è facile raccontare la luce al di là della sua manifestazione fisica. Ci prova Cristian Ceccaroni con “Scintilla Animae”, opera costituita da due quadri di due metri e mezzo realizzati con grafite ed effetti materici; tecniche diverse per un’unica idea. E’ il trionfo del lato spirituale della luce, con l’ispirazione alla filosofia antica. Nelle due opere: un viso e una frase tratta dal libro della sapienza. Per Cristian Ceccaroni la Biennale rappresenta un punto d’arrivo e di partenza. Un’occasione di confronto e crescita. Nel video l'intervista a Cristian Ceccaroni.
Monica Fabbri
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